NELL'ACQUA COME IN UN ABBRACCIO (tratto da CORRIERE DELLA SERA)

CORRIERE DELLA SERA


GUIDA AL BENESSERE MEDITAZIONE IN VASCA W A T S U

Nell' acqua come in un abbraccio Il massaggio che vale 4 ore di sonno.

I vantaggi La colonna vertebrale sperimenta una flessibilità impossibile da realizzare a terra I tempi Una sessione dura 50 minuti, possono farlo anche i bambini e le future mamme La tecnica Abbina la tradizione giapponese dello shiatsu ai benefici dell' ambiente liquido

I l corpo si abbandona all' acqua, si fa sostenere, cullare, stirare dolcemente, massaggiare. Gli occhi restano chiusi, la respirazione è profonda e la mente è libera dai pensieri. È così che si riceve una sessione di watsu (da water shiatsu, ideato in California nel 1980 da Harold Dull), pratica di benessere a mediazione corporea che combina i principi dell' antico massaggio giapponese con i benefici dell' acqua. Si esegue in piscine calde (la temperatura va dai 34 ai 37 gradi) e non profonde (al massimo 120 centimetri). In immersione ci sono due persone: il «ricevente» e l' operatore che lo sorregge con le braccia e il corpo.
Galleggiando, in assenza di gravità, si creano nuove possibilità di movimento e di stretching e la colonna vertebrale sperimenta una flessibilità impossibile da realizzare a terra. Il watsu è un viaggio nel respiro e nel silenzio, nella danza e nella quiete, nell' abbandono e nel sostegno, nella gioia e nell' accoglienza delle
emozioni. In 50 minuti si arriva a una forma totale di rilassamento, pari a 4 ore di sonno profondo. Come? Attraverso le «culle» (le posizioni). «Nella prima, detta "del respiro" - spiega Italo Bertolasi, watsu practitioner da 20 anni - si colloca un avambraccio sotto la nuca dell' ospite e con l' altro si sorregge l' osso
sacro a metà bacino. Si prende confidenza con l' acqua e si sincronizza il respiro inspirando ed espirando insieme. Infine, il dondolio: si fa scorrere la persona verso destra e sinistra e si compiono piccoli passi, come in una danza». Può iniziare «l' abbraccio»: «Si piegano delicatamente le braccia del ricevente in modo
da avvicinarlo al petto dell' operatore, poi si allungano nuovamente e si ripete il movimento». Le orecchie sono immerse in acqua mentre il viso è quasi sempre in superficie. «Si continua con la liberazione della spina dorsale - aggiunge Bertolasi -. Sostenendo collo e schiena si crea un movimento a fisarmonica: durante l'
inspirazione le ginocchia vengono portate al petto e poi si distendono almeno per 20 secondi. Così, si allunga e si accorcia il corpo stirando la colonna vertebrale.
Poi, dopo aver fatto indossare il tappanaso, si aiuta la persona ad andare sott' acqua. Per terminare, si chiede di appoggiare le braccia sulle spalle dell' insegnante e le gambe intorno al bacino tornando in posizione orizzontale». La sequenza può essere un' esperienza intensa perché l' acqua amplifica ogni
movimento. «Le sensazioni di piacere - rivela l' insegnante - sono moltiplicate dall' assenza di stimoli esterni. Ricevere watsu può essere un evento regressivo che riporta alla vita prenatale, quando il liquido amniotico era il nostro mondo». Molti i giovamenti per l' organismo: si riduce la tensione muscolare aumentano la
mobilità articolare e la circolazione periferica. Dal punto di vista psicologico, il watsu aiuta a superare gli stati d' ansia e lo stress. I bambini sono gli «ospiti» che assorbono più facilmente i benefici dell' «essere e non fare». «Non hanno i filtri degli adulti e sono più predisposti ad abbandonarsi e ad avere fiducia - ricorda
Shakuntala Riva dell' associazione Waba italia (www.watsu.it). - Fino a 4, 5 anni sono sorretti dai genitori per un contatto intimo e tranquillo. Quando diventano più grandi hanno il supporto di un professionista. Con un bimbo si sta in acqua 20 minuti, 10 servono a prendere confidenza, gli altri sono d' oro, valgono come
50 con un adulto. Invece per gli adolescenti (età in cui si crea un nuovo rapporto con il corpo) la sessione inizia appoggiandosi a tubi galleggianti per poi continuare normalmente». Il watsu è particolarmente utile anche alle future mamme - racconta Maria Tecla Manci, ginecologa e operatricea Roma -, rafforza il
legame tra madre e figlio e riesce ad alleviare il peso che grava sulla colonna vertebrale e sui muscoli lombari. Sostenute da un insegnante recuperano le emozioni della propria nascita e di quella che verrà. Se si fa in coppia si riceve prima il papà, poi la mamma e, infine, si guida l' uomo nel sostegno della donna.
Per molti diventa la prima percezione fisica dell' accudimento del bambino. È anche un modo diverso per farsi un po' di coccole». Watsu vuol dire prendersi cura.  Le altre discipline Woga Da water yoga, è una tecnica di ginnastica dolce con asana (le posizioni dello yoga), rilassamento e respirazione in acqua Ai-Chi Si fa in piscina o al mare e si compone degli stessi 19 movimenti dell' arte marziale Tai-Chi
praticata «su terra» Water Pilates Con l' acqua a metà busto, si praticano i movimenti del Pilates con anello, palla e cilindro
Burattino Rossella
Pagina 44
(28 luglio 2012) - Corriere della Sera

Nessun commento:

Posta un commento